Tredici universitari americani in Campania per studiare le mafie

Il Presidente dell'ass. FAI antiracket Pomigliano, Salvatore Cantone, accoglierà gli studenti per raccontare l'esperienza della lotta al racket


L'Italia meta di studio sui fenomeni criminali e il racket. Un gruppo di studenti statunitensi, 13 di giurisprudenza e 7 di scrittura libera, sarà in Italia dal 28 maggio al 6 giugno per incontrare, tra gli altri, i referenti delle associazioni antiracket del Mezzogiorno, ed in particolare di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, facendo tappa anche a Castel Volturno (Caserta), terra di don Peppe Diana, visitando i beni immobili confiscati al boss Campolo a Reggio Calabria, ma anche i musei ed i luoghi prettamente culturali del Bel Paese, come il Colosseo e la basilica di San Francesco d'Assisi.

I 13 studenti di giurisprudenza, provenienti dalla James Madison University della Virginia, a Pomigliano d'Arco saranno accolti da Salvatore Cantone, presidente dell'associazione FAI antiracket 'Domenico Noviello', il prossimo 31 maggio. Sarà lui a illustrare ai ragazzi cosa si fa con le associazioni per contrastare il fenomeno del racket e della camorra. Gli studenti, spiega Cantone, ''avranno la possibilità di interloquire anche con il gruppo di formazione per la legalità che sarà presente all'incontro''.

Cantone, imprenditore locale che nel 2005 denunciò le estorsioni subite da un clan camorristico di Sant'Anastasia, è stato molto tempo sotto scorta, e racconterà agli studenti americani la propria esperienza nella Federazione delle associazioni antiracket ed antiusura, che ha poi deciso di fargli presiedere quella di Pomigliano d'Arco.