Si è tenuta, davanti al giudice del
Tribunale di Bari, dott. Francesco Pellecchia, l’udienza per la celebrazione
del giudizio abbreviato nell’ambito del processo che vede tra i principali
imputati esponenti di spicco del clan Diomede radicato in particolare nel
quartiere Carrassi di Bari.
Nel corso dell’udienza è stata accolta la richiesta di
costituzione di parte civile della FAI (Federazione Antiracket Italiana) – per
la quale erano presenti in aula il Presidente Onorario della FAI, Tano
Grasso, e il Vicepresidente nazionale Renato De Scisciolo – rappresentata dall’Avvocato Maurizio Altomare;
dell’Avvocatura di Stato attraverso il Commissario straordinario del
Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Domenico
Cuttaia; del Comune di Bari alla presenza del Sindaco Antonio Decaro; e di alcune vittime
rappresentate dall’Avvocato Angela Maralfa.
Per i cinque imputati, che hanno tutti avanzato richiesta di
rito abbreviato, sono state formulate le seguenti richieste di condanna: Diomede
Francesco anni 14 di reclusione ed € 14.000 di multa; Novelli Marco anni 8 ed €
8.000 di multa; Zaccaro Cosimo anni 5 ed € 5.000 di multa; Sedicina Giovanni
anni 8 ed € 8.400 di multa; Siciliani Domenico anni 3 ed € 3.000 di multa.
L’accoglimento della richiesta di costituzione di parte
civile è un altro importante passo in avanti fatto nel lungo percorso
all’insegna della legalità intrapreso nella città di Bari e in particolare nel
quartiere Carrassi, tra troppo tempo in balia di un “sistema” che ha arrecato
ingenti danni al tessuto economico cittadino.
Grande è, naturalmente, la soddisfazione per il Presidente Onorario della FAI Tano Grasso, che ha voluto fortemente essere presente all’udienza.