Un festival unico in Italia, dedicato interamente ai libri sulle mafie. È Trame, un evento giunto alla sesta edizione che si svolge a Lamezia Terme e che quest'anno è dedicato al tema della Libertà. Una rosa di iniziative, incontri, dibattiti e report che, a partire da martedi 14 giugno 2016, andrà avanti per cinque giorni, con il coordinamento di Tommaso de Pace, (tra i fondatori di Trame, direttore e membro del CdA dell'omonima Fondazione), accompagnato dalla guida artistica di Gaetano Savatteri. Decine i libri al centro del festival: saggi, inchieste, romanzi sulle questioni delle mafie, pubblicati da grandi e piccole case editrici, presentati da autori, ospiti e commentatori. Un appuntamento importante poiché, fin dalla sua nascita,Trame, "laboratorio a cielo aperto di futuro", come lo definisce De Pace,diffonde il suo impegno non solo attraverso i libri, ma anche promuovendo un'azione positiva e concreta, nella consapevolezza che con la cultura si può contribuire alla sconfitta delle mafie.
Trame ha preso il via nel 2011 da un'idea dell'allora assessore alla cultura, presidente onorario della FAI, Tano Grasso e con la direzione del giornalista dell'Espresso Lirio Abbate. Da allora, il festival si è sempre tenuto a Lamezia Terme, un luogo-simbolo della complessità della Calabria e della sua voglia di affermare il predominio della legalità. Negli anni, scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi, si sono incontrati nelle piazze della città per discutere e presentare testi dedicati al fenomeno delle mafie, trasformando Trame in una testimonianza etica, grazie ai testi dei protagonisti, agli approcci storici e scientifici al fenomeno, alle contaminazione di generi e linguaggi, che danno vita a un evento dal forte valore culturale e sociale.
Oltre alle presentazioni di libri, il festival ospiterà incontri speciali con esperti, rappresentanti dello Stato, esponenti del mondo della cultura e della società civile. Tra questi, molto atteso è l'appuntamento con Giusi Nicolini, la sindaca di Lampedusa che parlerà d'immigrazione e integrazione e con Pif (Pierfrancesco Diliberto) con l'anteprima backstage del suo prossimo film, In guerra per amore.
Tommaso de Pace, inizia la sesta edizione del Festival voluto da Trame. Un bilancio?
"Trame da evento culturale è diventato nel tempo un progetto culturale molto più ampio. I cinque giorni del festival rappresentano il momento di sintesi e il culmine di un percorso che ci vede presenti ed impegnati tutto l´anno e su piú fronti.
Quest´anno abbiamo realizzato un percorso che ha coinvolto tutte le scuole di Lamezia Terme di ogni ordine e grado con tre progetti "Meglio il lupo che il mafioso... a zonzo per la Calabria" in collaborazione con la fondazione Chinnici, "Trame di memoria" che ha visto la collaborazione dello storico Fabio Truzzolillo che ha raccontato ai ragazzi le storie delle vittime dimenticate, o sopite, di mafia della città. Da questo lavoro i ragazzi hanno realizzato delle istallazioni artistiche, dei segni visibili, appunto, di memoria. E ancora la collaborazione con il Premio Campiello giovani ha coinvolto alcune classi degli Istituti superiori di Lamezia che dopo la lettura dei racconti delle finaliste del Premio 2016 hanno incontrato le giovani autrici. Tutto questo, e il lavoro svolto anche in altri territori, Napoli, Polistena, Pisa, Courmayeur, Cagliari, Terni, etc.. ha creato intorno al festival un grande clima di attesa, il che ci fa immaginare che le presenze quest'anno saranno certamente in aumento. Il primo dato è che l'anno scorso al 15 giugno avevamo ricevuto 67 richieste per partecipare come volontari a Trame e quest'anno al 31 maggio ne avevamo già 150".
Il tema di quest'anno è La libertà. Libri e ospiti, quali i più attesi.
"Certamente il sindaco di Lampedusa che ci racconterà la sua esperienza, ma non mancano grandi attese per il regista Andò al quale è dedicata una retrospettiva con tutti i suoi film, Travaglio con il suo spettacolo Slurp, tutta la bibliografia dedicata a mafia capitale con Sabella, Marino, la giornalista Federica Angeli sotto tutela per le sue inchieste su Ostia, Salvatore Striano attore di Gomorra con il suo libro La tempesta di Sasà, e tanto altro ancora. Oltre 60 eventi in cinque giorni, senza contare workshop e mostre, tutti di grande spessore".
In che modo il Festival contribuisce alla lotta contro le mafie?
"Facciamo Trame per legittima difesa. In terra di 'ndrangheta siamo convinti che con la Cultura si possa contribuire a sconfiggere le mafie. E nei fatti nel nostro territorio si sta piano piano avverando. Trame nasce dall'associazione Antiracket di Lamezia, che da oltre dieci anni sostiene e affianca gli imprenditori vittime di racket e usura, accompagnandoli nel percorso di denuncia, costituendosi al loro fianco parte civile nei processi, ma anche realizzando azioni di sensibilizzazione verso il fenomeno. A un certo punto del percorso ci si è accorti che questo non poteva bastare e, da un progetto di Tano Grasso e Lirio Abbate, è nata la prima edizione di Trame festival dei libri sulle mafie. Da lì ora siamo alla sesta edizione e in questi anni attorno aTrame si è creato un popolo che decide di sedersi ad ascoltare i tanti giornalisti, scrittori, magistrati impegnati in prima persona nella lotta alle mafie, e quel sedersi in piazza è segno di una scelta: da che parte stare. La stessa scelta che tantissimi giovani fanno ogni anno indossando la maglietta diTrame, prestando la loro collaborazione volontaria a questo magnifico progetto. Questo sta cambiando la mentalità, dando una opportunità. Trame è un esempio concreto di impegno civile e di lotta. Ci sono giovani volontari con noi dalla prima edizione, avevano 16 anni nel 2011, sono cresciuti insieme aTrame e qualcuno di loro dopo gli incontri con i testimoni che passano da qui, ha scelto di indirizzare i propri studi e le loro ambizioni professionali e anche di impegnarsi in modo continuo nella lotta alla mafia. Oggi Trame è un laboratorio a cielo aperto di futuro, un vero e proprio progetto di innovazione sociale".
FONTE: Repubblica.it