È iniziato stamattina (giovedì 12 maggio) nelle forme del rito
abbreviato dinanzi al Tribunale di Napoli, 32° GIP, dott.ssa Pollio, il
processo per il tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso, di Nicola
Barbato e Giuseppe Tuccillo, i due agenti della Squadra Mobile di Napoli
coinvolti nella sparatoria di Fuorigrotta lo scorso 24 settembre durante
un’operazione antiestorsione.
Nell’occasione, Nicola Barbato rimase
gravemente ferito.
Gli agenti si sono costituiti parte
civile, unitamente ai familiari di Nicola Barbato, alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno ed alla “FAI Antiracket
Coordinamento Campania”.
Tano Grasso, Presidente Onorario della FAI
e Rosario D’Angelo, legale rappresentante del Coordinamento antiracket campano,
insieme ad altri esponenti dell’associazione hanno silenziosamente presenziato
in Tribunale, testimoniando solidarietà e vicinanza a Nicola Barbato.
Il Coordinamento antiracket e la famiglia
Barbato sono rappresentati dall’avv. Roberta Rispoli.
Il processo riprenderà il 24 maggio
prossimo con la requisitoria del Pubblico Ministero e le arringhe difensive.
cdc