Nicola Barbato, il poliziotto 46enne
ferito il 24 settembre scorso durante un’operazione antiracket a Fuorigrotta, sta
meglio.
Dopo appena un mese dal ricovero fu trasferito in un centro di riabilitazione in provincia di Bologna. In questo periodo ha lottato
tra la vita e la morte fino a uscire dal coma farmacologico e riaprire gli
occhi. Oggi festeggia il suo ritorno ala vita.
Quella maledetta sera del 24 settembre a sparare
contro Barbato e un collega fu uno degli estorsori che avevano preso di mira un
megastore di giocattoli di via Leopardi, aperto appena qualche settimana prima. I gestori
del negozio avevano denunciato il tentativo di estorsione alle forze
dell’ordine attraverso la FAI, il movimento antiracket guidato da Tano Grasso a
cui sono iscritti.
La FAI - in occasione della presentazione del documentario sul
movimento antiracket “Pillole di
Coraggio- 25 anni di antiracket 1995-2015”, che si è tenuta lo scorso 23 febbraio al Viminale alla presenza del
Ministro Alfano- ha consegnato un riconoscimento alla figlia del poliziotto
della squadra mobile di Napoli, Giovanna, per esprimere la gratitudine degli
operatori economici di Napoli per la sua professionalità e generosità nel
tutelare la sicurezza dei commercianti che collaborano con le forze dell’ordine.
cdc